Patti Smith - Horses (Analogue Audiophile Mastering)
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Vinile 180g, 1 Lp, Album, Pure Analogue Audiophile Mastering | Etichetta: Speakers Corner | Anno Uscita 2006 | Genere: Punk Rock | 1 LP, 8 Brani
Fedele riproduzione della copertina originale e dell'etichetta
ARTISTA: Patti Smith
ALBUM: Horses
ETICHETTA: Speakers Corner
FORMATO: Vinile 180g, 1 Lp, Album, Pure Analogue Audiophile Mastering
DATA USCITA: 01/04/2006
DATA PRIMA PUBBLICAZIONE: novembre 1975
GENERE: Punk Rock
BRANI:
A1. Gloria
a) In Excelsis Deo (Patti Smith)
b) Gloria (Version) (Van Morrison)
A2. Redondo Beach – (Patti Smith, Richard Sohl, Lenny Kaye)
A3. Birdland – (Patti Smith, Richard Sohl, Lenny Kaye, Ivan Kral)
A4. Free Money – (Patti Smith, Lenny Kaye)
B1. Kimberly – (Patti Smith, Allen Lanier, Ivan Kral)
B2. Break It Up – (Patti Smith, Tom Verlaine)
B3. Land –
a) Horses (Patti Smith)
b) Land of a Thousand Dances (Chris Kenner, Antoine Domino)
c) La mer(de) (Patti Smith)
B4. Elegie – (Patti Smith, Allen Lanier)
(Arista AL 4066) Patti Smith (g,voc); Richard Sohl (p); Lenny Kaye (b, g, voc); Tom Verlaine, Allen Lanier (g); Ivan Kral (b, g, keyb, voc); Jay Dee Daugherty (dr) - Registrato nel gennaio del 1975 presso gli Electric Ladyland Studios, New York City, da Bernie Kirsh. Prodotto da John Cale. Patti Smith è stata definita dal New York Times "la prima poetessa pubblicata a trasporre la sua poesia nel rock'n'roll, attirando i fans del rock sperimentale verso il cinema proibito della sua fantasia allucinata". L'artista ha iniziato la sua carriera in modo anticonvenzionale, con il chitarrista Lenny Kaye che accompagnava le letture delle sue poesie ed il grande fotografo Robert Mapplethorpe che finanziò il suo singolo cult punk-rock "Hey Joe". Nel 1975 Smith pubblicò il suo album di debutto, "Horses", un disco fatto di riff rock e dai ritmi parlati che creavano un suono punk-trash. La scena musicale rimase elettrizzata dal progetto e la rivista Creem lo definì come il "miglior suono garage degli anni '70", ipotizzando che Patti Smith si fosse ispirata a Rimbaud, Burroughs, Dylan ed ai Velvet Underground. Le successive produzioni dell'artista furono liquidate come sentimentali e piene di autoincensamento, dal momento che la poetessa rock aveva smesso di usare la durezza metallica e la lingua cruda che caratterizzavano l'album d'esordio. Ecco perché "Horses" è considerato da molti una pietra miliare nella storia del rock, al quarantaquattresimo posto nella classifica dei '500 greatest albums of all times' della rivista Rolling Stone ed ecco perché è sicuramente un pezzo unico all'interno della fiorente discografia della visionaria del rock'n'roll.